Le parole dei protagonisti:
mercoledì 11 dicembre 2013
Video di Mark Kostabi e la regista Sabrina Digregorio alla premiere di Full Circle: The Kostabi Story
Full
Circle: The Kostabi Story è il titolo del film-documentario che la regista
Sabrina Digregorio ha dedicato a Mark Kostabi, uno degli esponenti più
emblematici del movimento artistico dell’East Village di New York.
Evento
nell’evento, per l’occasione l’eclettico pittore/compositore si é esibito al
pianoforte assieme al cantautore/percussionista Tony Esposito, uno dei più autorevoli
interpreti della World Music.
Le parole dei protagonisti:
Le parole dei protagonisti:
venerdì 6 dicembre 2013
Giorgio Panariello parla del suo personaggio ne Un fantastico via vai
Giorgio Panariello in conferenza stampa parla del suo personaggio ne Un fantastico via vai.
Pieraccioni parla di Renzi e Ceccherini dedica il film al Monni
In conferenza stampa Pieracioni ironico su Renzi, Ceccherini rende omaggio al grande Carlo Monni.
Pieraccioni parla del nuovo film in conferenza stampa
Conferenza stampa del nuovo film di Lonardo Pieraccioni Un fantastico via vai. Il regista parla di come è nata l'idea e l'esperienza sul set.
giovedì 5 dicembre 2013
Ceccherini Show
venerdì 8 novembre 2013
L'ultima ruota del carro: conferenza stampa
Giovanni Veronesi Elio Germano, Ricky Memphis, Alessandra Mastronardi, in conferenza stampa per "L'ultima ruota del carro".
Ernesto Fioretti il protagonista reale a cui si è ispitao Veronesi
Ernesto Fioretti il protagonista reale a cui si è ispitao Veronesi
mercoledì 6 novembre 2013
Salvatores firma la sigla di "Alice nella città", il video in anteprima
Il regista premio Oscar firma la sigla che introdurrà i film della sezione del Festival di Roma. Michele, supereroe di tredici anni dotato di un potere che è il sogno
di moltissimi suoi coetanei ( non solo): quello di diventare invisibile.
È il protagonista del film (Il ragazzo invisibile , appunto) che
Gabriele Salvatores sta girando e che presenterà al pubblico di Alice
nella città, la sezione autonoma e indipendente del Festival del Film di
Roma. Le prime inquadrature corredate dalle note di Runnin’ di
Galapaghost saranno infatti la sigla di Alice 2013.
Per il regista si tratta di una nuova incursione nel
mondo degli adolescenti. «Il mio psicoanalista ha una teoria: io non ho
figli e i protagonisti dei miei film occupano quello spazio... Scherzi a
parte, è vero, ultimamente mi vengono a cercare storie che riguardano
l’adolescenza, quel momento di straordinario cambiamento in cui ci si
sente trasparenti di fronte agli altri oppure troppo ingombranti e si
vorrebbe avere il superpotere di scomparire».
Anteprima video Salvatores "Alice nella città"
martedì 5 novembre 2013
La miglior offerta: Mostra dei quadri utilizzati durante le riprese del film.
Dal 8 al13 novembre presso il Foyer Santa Cecilia, Mostra dei quadri utilizzati durante le riprese del film.
Un inno all’amore di Giuseppe Tornatore per la sua opera La migliore offerta. Una fiaba nera, una principessa da salvare, un cavaliere traditore, un tesoro nascosto. Geoffrey Rush indossa le vesti, e i guanti, di Virgil Olman, un ricco battitore d’asta, collezionista, affascinato dal volto di centinaia di donne ritratte dalle mani di artisti dal valore inestimabile. Un uomo tanto chiuso e diffidente quanto
eccentrico che, inaspettatamente, si innamora di una donna, reale, concreta e misteriosa che gli ruberà anche l’anima: Claire Ibbetson. Di quei volti, nascosti e protetti non casualmente da un’intera parete di guanti, centotrenta diventano una mostra a scopo benefico. Nel foyer Santa Cecilia dell’Auditorium del Parco della Musica, vengono esposti al pubblico i quadri utilizzati durante le riprese del film. La mostra, su progetto ideato da Giorgio Restelli, è promossa da Mediafriends e Fondazione Cinema per Roma, con il contributo di Paco Cinematografica; le opere esposte
saranno offerte a fronte di donazioni. Il ricavato contribuirà a finanziare i progetti in favore dell’infanzia di CIAI Onlus.
venerdì 1 novembre 2013
Sole a catinelle: parlano le protagoniste femminili e il piccolo Robert Dancs
Aurore Erguy, Miriam Dalmazio e il piccolo Robert Dancs in conferenza stampa parlano della loro esperienza sul set e il rapporto con Checco Zalone.
mercoledì 30 ottobre 2013
mercoledì 16 ottobre 2013
Cinemacorsaro Mostre: Pasolini Roma alla Cinémathèque française
Dal 16 ottobre 2013 al 26 gennaio 2014, la Cinémathèque Française allestisce l'interessante mostra Pasolini Roma.
La mostra propone un percorso cronologico dall'arrivo di Pasolini a Roma nel 1950, ed esplora i luoghi pasoliniani della città e la sua periferia, mettendo in luce le relazioni con i poeti e gli intellettuali del suo tempo, la poesia, la politica, il sesso, l'amicizia, il cinema.
La mostra propone un percorso cronologico dall'arrivo di Pasolini a Roma nel 1950, ed esplora i luoghi pasoliniani della città e la sua periferia, mettendo in luce le relazioni con i poeti e gli intellettuali del suo tempo, la poesia, la politica, il sesso, l'amicizia, il cinema.
La buona notizia è che questa mostra arriverà anche in Italia, precisamente a Roma da marzo a giugno 2014.
Pasolini: viaggio fotografico alla metro di Parigi
Dal 15 al 21 ottobre nelle stazioni Place d'Italie et Rome,
ribattezzate Piazza d'Italia e Roma per l'occasione, la metro parigina
propone un viaggio fotografico nel cinema pasoliniano. Tra le immagini
in grande formato tratte da 8 pellicole
del regista, ecco lo scatto di Mimì Notarangelo che immortala il regista
insieme a Irazoqui davanti al panorama dei Sassi di Matera.
Evento organizzato da Valeria Monaco.
Una piccola impresa meridionale
Dopo la convincente opera prima Basilicata coast to coast, Rocco Papaleo torna dietro la macchina da presa con una commedia che in un certo senso ne ripercorre il clima e l’atmosfera. La storia, scritta sempre con il suo fido sceneggiatore Walter Lupo e tratta dal suo omonimo romanzo, vede come protagonista de Una piccola impresa meridionale Costantino (Rocco Papaleo), ex prete che torna in un non ben precisato paese del meridione dove è nato e cresciuto.
La recensione completa su Taxidrivers.it
giovedì 10 ottobre 2013
Cani sciolti: una coppia esplosiva
Il regista islandese Baltasar Kormákur che nel 2000 si è imposto all’attenzione internazionale con il suo folgorante film d’esordio 101 Reykjavík continua le sue incursioni nel mondo hollywoodiano. Infatti, dopo Contraband, porta sullo schermo questo action-movie interessante, con chiari omaggi a Sergio Leone soprattutto a quello di C’era una volta il west. La recensione completa su Taxidrivers.it.
lunedì 30 settembre 2013
Speciale Venezia 70
Numero speciale di Taxi Drivers con più di ottanta pagine dedicate ai film che stanno arrivando nelle sale e l'intervista a Alba Rohrwacher!
Venezia 70
giovedì 12 settembre 2013
Intervento a RADIOTAXIDRIVERS sui migliori film di Venezia 70
Seconda puntata di
Radiotaxidrivers dedicata interamente alla Biennale di Venezia. Oltre al mio, interventi di Alessia Gallo, Rita Andreetti. Conduce il direttore Vincenzo Patanè. Buon
ascolto!
Clicca qui per ascoltare!!!
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mercoledì 11 settembre 2013
lunedì 9 settembre 2013
Venezia 70: le opere che ci hanno colpito
Conclusa la 70. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia vediamo le opere che hanno fatto più discutere e mostrato un cinema-altro.
Il filo rosso che ha collegato molte delle opere presenti al Lido è stato la violenza e il disfacimento della famiglia. Mostrati corpi violentati, tumefatti per una vera e propria estetica del dolore.
Il film che più mi ha impressionato
positivamente è stato Miss
Violence del regista greco Alexandros Avranas che ha, infatti, ricevuto il Leone d’Argento
riservato alla miglior regia. Altra opera interessante se ben richieda una
fruizione più “attenta” è stata Die
Frau Polizisten di Philip Gröning che affronta con incisività il
dramma delle violenza domestica. Anch’essa premiata con il
Premio Speciale della Giuria.
Sempre in Concorso un convincente Merzak Allouache Es-Stouh (Les terrasses) ci mostra un’Algeri decadente vista dall’alto di cinque terrazze.
Uno sperimentale Jonathan Glazer con Under the Skin ci estranea con immagini mentali. Mentre James Franco con Child of God porta in Concorso un’opera spigolosa e scorretta, un vero e proprio studio sull’attore, un bravissimo Scott Haze. L’interpretazione dei due protagonisti Joe (Nicolas Cage) e Gary (Tye Sheridan) rendono credibile l’intera storia con una complicità e intensità davvero notevoli salvando David Gordon Green da un calligrafismo evidente.
Nella sezione Orizzonti colpisce Why don't you play in hell spettacolare splatter movie del grandissimo Sion Sono un’opera divertente e ben congegnata, una prova, riuscita, di metacinema.
Menzione speciale per Gerontophilia di LaBruce che lancia il suo J’accuse verso una società dell’immagine formata da corpi plastificati in balia di chirurghi avidi per teste vuote visto nella sezione Giornate degli Autori.
Ovviamente applausi per Gianfranco Rosi che dopo 15 anni porta in Italia il Leone d’Oro con Sacro Gra.
Un Festival che ha visto la Giuria presieduta da Bernardo Bertolucci fare scelte coraggiose come quella di far vincere un documentario e appoggiare opere scomode, premiando giovani registi.
Sempre in Concorso un convincente Merzak Allouache Es-Stouh (Les terrasses) ci mostra un’Algeri decadente vista dall’alto di cinque terrazze.
Uno sperimentale Jonathan Glazer con Under the Skin ci estranea con immagini mentali. Mentre James Franco con Child of God porta in Concorso un’opera spigolosa e scorretta, un vero e proprio studio sull’attore, un bravissimo Scott Haze. L’interpretazione dei due protagonisti Joe (Nicolas Cage) e Gary (Tye Sheridan) rendono credibile l’intera storia con una complicità e intensità davvero notevoli salvando David Gordon Green da un calligrafismo evidente.
Nella sezione Orizzonti colpisce Why don't you play in hell spettacolare splatter movie del grandissimo Sion Sono un’opera divertente e ben congegnata, una prova, riuscita, di metacinema.
Menzione speciale per Gerontophilia di LaBruce che lancia il suo J’accuse verso una società dell’immagine formata da corpi plastificati in balia di chirurghi avidi per teste vuote visto nella sezione Giornate degli Autori.
Ovviamente applausi per Gianfranco Rosi che dopo 15 anni porta in Italia il Leone d’Oro con Sacro Gra.
Un Festival che ha visto la Giuria presieduta da Bernardo Bertolucci fare scelte coraggiose come quella di far vincere un documentario e appoggiare opere scomode, premiando giovani registi.
KiM Ki-duk!!!!
Incontro con il Leone d'oro 2012, il maestro korenao Kim Ki-duk presente a Venezia 70 Fuoriconcorso con Moebius opera dura che scava nell'animo umano. Continua il suo pesonale viaggio all'inferno.
Venezia 70: tutti i premi
VENEZIA – Questi i premi alla 70/ma Mostra del cinema di Venezia:
- Leone d’oro: SACRO GRA di Gianfranco Rosi
- Leone d’argento: MISS VIOLENCE di Alexandros Avranas
- Gran Premio della Giuria: JIAOYOU (STRAY DOGS) di Tsai Ming-Liang
- Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: THEMIS PANOU di Miss Violence di Alexandros Avranas
- Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: ELENA COTTA per Via Castellana Bandiera di Emma Dante
- Premio Marcello Mastroianni ad un attore emergente: TYE SHERIDAN per Joe di David Gordon Green
- Premio per la migliore sceneggiatura: STEVE COOGAN e JEFF POPE per Philomena di Stephen Frears
- Premio speciale della Giuria: DIE FRAU DES POLIZISTEN di Philip Groening
- Leone del Futuro – Venezia opera prima Luigi De Laurentiis: WHITE SHADOW di Noaz Deshe
Orizzonti: – Premio Orizzonti per il miglior film: EASTERN BOYS di Robin Campillo
- Premio Orizzonti per la migliore regia: STILL LIFE di Uberto Pasolini
- Premio speciale della giuria di Orizzonti: RUIN di Michael Cody e Amiel Courtin-Wilson
- Premio speciale Orizzonti per il contenuto innovativo: MAHI VA GORBEH di Shahram Mokri
- Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio: KUSH di Shubhashish Bhutiani European Film Awards 2013
- Efa: HOUSES WITH SMALL WINDOWS di Bulent Ozturk
sabato 27 luglio 2013
Zombi – Oltre 900 titoli per non riposare in pace
In uscita nelle librerie “Zombi – Oltre 900 titoli per non riposare in pace”, del collega Francesco Lomuscio uno dei maggior esperti italiani di cinema horror.
Il titolo si inserisce nella collana Horror Project (UniversItalia) e ripercorre tutta la storia del cinema degli zombi decennio per decennio, dai tempi del muto a quelli odierni degli elaboratissimi effetti digitali e delle invasioni televisive di morti viventi.
Un lavoro certosino venuto alla luce dopo più di vent'anni di ricerche, letture di materiale cartaceo e visioni di opere audiovisive edite ed inedite in Italia, di qualsiasi nazionalità, incluse produzioni orientali, low budget e perfino amatoriali.
Il risultato è un'opera che comprende 900 film schedati e recensiti, 213 titoli citati e più di 150 schede tecniche di cortometraggi.
Un viaggio alla scoperta delle origini degli zombie e del lungo, lento e inesorabile cammino intrapreso nell’ambito della storia del cinema.
Un libro da non perdere non solo per gli appassionati ma anche per chi si accosta da neofita a questo genere.
Sarà disponibile a partire dal 12 Agosto 2013 contattando la redazione horrorproject@libero.it o nei migliori mail order, oltre che acquistabile nelle librerie specializzate.
mercoledì 12 giugno 2013
Niente può fermarci
La recensione di Niente può fermarci, pubblicata su Taxidrivers
Dopo l’horror Visions, il regista Luigi Cecinelli filma questo road movie in chiave giovanilistica, partendo da un soggetto davvero interessante.
La fuga da una clinica privata, verso Ibiza, di quattro giovani affetti da varie patologie psicofisiche. Il narcolettico Mattia (Guglielmo Amendola), l’internet-dipendente Augusto (Emanuele Propizio), l’ossessivo compulsivo Leonardo (Federico Costantini), e Guglielmo (Vincenzo Alfieri), affetto da sindrome di Tourette, che non può fare a meno di dire parolacce quando si emoziona..continua su Taxidrivers
giovedì 18 aprile 2013
Cinemacorsaro Mostre: Petrolio di Xavier Bueno
Alla Centrale Montemartini, uno
dei più suggestivi siti d’archeologia industriale d’Italia, è stata inagurata
ieri sera la mostra Petrolio, grande dipinto ad acrilico su tavola di oltre sette metri di lunghezza per poco meno di tre in altezza realizzato dal
maestro spagnolo naturalizzato italiano Xavier Bueno (Vera de Bidasoa, 1915 -
Fiesole, 1979).
La mostra, promossa da Roma
Capitale, assessorato alle Politiche culturali e Centro Storico-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Energy Trading International Spa, con la cura di Tommaso Strinati e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, porta alla luce un'opera praticamente inedita e un pittore di estrema raffinatezza, poco noto al pubblico delle grandi mostre d'arte.
L'opera racconta la filiera
produttiva del petrolio: dalla localizzazione del sito alla costruzione dei pozzi, dall'estrazione alla raffinazione.
Commissionata per una grande esposizione
dell’energia o dell’industria del commercio energetico, in continuità con le
grandi mostre internazionali industriali tipiche della cultura degli anni venti
e trenta come fu quella a Roma nel 1953 all’Eur. Davanti all’opera pare quasi
di percepire la fatica degli operai indaffarati con le trivelle intrise di
grasso.
Le figure in primo piano, il chimico all’estrema destra, il giovane nel lato sinistro e le due figure di giovani direttori al centro sembrano quasi di matrice classico-quattrocentesca.
Il monocromatismo che pervade tutta l’opera su toni di grigio ricorda seppur con le debite differenze la Guernica di Picasso del 1937.
Far amalgamare quest’opera in un contesto cosi fortemente caratterizzato come quello della Sala Caldaie della centrale Montemartini non non era compito facile.
Invece fra le sculture dell’antichità classica e la colossale caldaia a vapore l’opera trova la sua collocazione ideale.
Questo grazie all’allestimento progettato appositamente da Laura Inglese (architetto e scenografa, diplomata presso il Centro Sperimentale di Cinematografia), che dona all’opera una certa “leggerezza” a fronte della maestosità dell’opera e consente di apprezzarne a pieno le peculiarità.
Si tratta di una struttura autoportante, in legno, ferro e acciaio, ideata in sinergia con la Direttrice del Museo Montemartini, Emilia Talamo. Una mostra assolutamente da non perdere, in esposizione fino al 29 settembre 2013.
Le figure in primo piano, il chimico all’estrema destra, il giovane nel lato sinistro e le due figure di giovani direttori al centro sembrano quasi di matrice classico-quattrocentesca.
Il monocromatismo che pervade tutta l’opera su toni di grigio ricorda seppur con le debite differenze la Guernica di Picasso del 1937.
Far amalgamare quest’opera in un contesto cosi fortemente caratterizzato come quello della Sala Caldaie della centrale Montemartini non non era compito facile.
Invece fra le sculture dell’antichità classica e la colossale caldaia a vapore l’opera trova la sua collocazione ideale.
Questo grazie all’allestimento progettato appositamente da Laura Inglese (architetto e scenografa, diplomata presso il Centro Sperimentale di Cinematografia), che dona all’opera una certa “leggerezza” a fronte della maestosità dell’opera e consente di apprezzarne a pieno le peculiarità.
Si tratta di una struttura autoportante, in legno, ferro e acciaio, ideata in sinergia con la Direttrice del Museo Montemartini, Emilia Talamo. Una mostra assolutamente da non perdere, in esposizione fino al 29 settembre 2013.
giovedì 11 aprile 2013
Ernest e Celestine
Nello splendido scenario dell’Ambasciata di Francia è stato presentato in anteprima per la stampa, il film d’animazione Ernest e Celestine di Stéphane Aubier, Vincent Patar, Benjamin Renner. Il film sceneggiato in maniera magistrale dal grande scrittore francese Daniel Pennac ha ottenuto a Cannes 65 una menzione speciale nella sezione Quinzaine des Réalisateurs. La voce dell’orso Ernest è stata affidata a Claudio Bisio, mentre la topolina Celestine ha la voce di Alba Rohrwacher. Tratta dalla serie illustrata di libri per bambini dell’autrice belga Gabrielle Vincent, la storia narra dell’amicizia apparentemente impossibile tra Ernest e Celestine. Rappresentanti di due mondi diversi e contrari, separati anche “geograficamente” (i topolini nella propria dimensione sotterranea abitano il sottosuolo, gli orsi invece vivono alla luce del giorno) i due protagonisti combattono i pregiudizi di razza che vogliono gli orsi cattivi e famelici e i topi dispettosi e fastidiosi. La prima scena del film è, infatti, incentrata nell’insegnare ai piccoli topolini ad avere paura degli orsi cattivi, ed è proprio la paura uno dei temi dominanti del film. Come ha spiegato Daniel Pennac, (presente in conferenza stampa insieme a Claudio Bisio): “La paura è una delle passioni della mia vita. Perchè da scrittore è interessante pensare che le cose peggiori che succedono derivino unicamente da quella. M’interessa sempre la paura come la passione. Io, però, non voglio mai dare dei messaggi, voglio essere me stesso, detesterei un film o un romanzo che si proponesse di demandare un semplice messaggio, perché vuol dire che non è un’opera d’arte”. Questa paura dell’altro viene nel film subito annientata dalla tenera e sincera amicizia fra Ernest e Celestine che dopo rocambolesche avventure riescono con spontaneità ad avvicinare le due comunità dimostrando nei fatti una coabitazione possibile. Quest’opera si regge sulla bellezza della pittura ad acquarello che incanta per l’apparente semplicità e su una sceneggiatura delicata ma piena di contrasti che Pennac ha portato sullo schermo con passione. Lo scrittore francese conosce molto bene le storie di Ernest e Celestine perché le raccontava alla figlia, in una metamorfosi dove lui diveniva orso e la figlia la piccola Celestine. Quest’amore per il lavoro della Vincent si ritrova tutto nella sua sceneggiatura. Da menzionare l’ottima prova di squadra dei giovani registi che sono riusciti nell’intento di suscitare emozioni e sentimenti negli spettatori. La colonna sonora originale, di Vincent Courtois, completa infine, quest’opera, dotandola di una leggerezza sospesa, come ben si evidenzia nella scena del passaggio dall’inverno alla primavera. Nelle sale italiane dal 20 Dicembre 2012.
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